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Ceramica Raku: la bellezza dell’imperfezione

Scopriamo assieme la ceramica Raku, un’arte che arriva dal lontano Giappone e che ha già conquistato l’Italia

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Gli oggetti che riempiono la nostra casa ci accompagnano quotidianamente, nei momenti di relax, di festa e di raccoglimento. Li scegliamo in base all’emozione che ci sanno donare, oltre alla fruibilità. Ma accogliere una creazione in ceramica Raku significa avere tra le mani un oggetto non comune, che darà all’ambiente un’energia nuova. La ceramica Raku è capace di illuminare e personalizzare una stanza, con i suoi colori cangianti e le forme inusuali. E anche indossare una collana o un paio di orecchini creati con perle Raku, saprà sicuramente stupire, trasmettendo semplicità e forza assieme.

Piatti in Ceramica Raku - Credits https://www.flickr.com/photos/87662886@N07/
Piatti in Ceramica Raku – Credits https://www.flickr.com/photos/87662886@N07/

Questa tecnica è nata in Giappone nel XVI secolo d. C. per creare dei contenitori adatti alla cerimonia del tè, pratica orientale quotidiana e di profonda spiritualità. Le fattezze degli oggetti creati, la loro apparente indefinitezza, a volte con piccole sbrecciature o linee non perfettamente lisce esaltano il valore della semplicità e la naturalezza delle forme, principi alla base delle filosofie orientali. Addirittura un tempo gli oggetti imperfetti e dall’aspetto più rustico venivano prediletti perché si riteneva possedessero l’essenza della bellezza e del giudizio.
La ceramica Raku è una ceramica diversa. Alla prima occhiata nulla è come sembra: non i colori, non la superficie del manufatto. E le dimensioni possono ingannare grazie alle ombre e alle apparenti sbrecciature e crepe. Al tatto l’oggetto trasmette sensazioni diverse, a seconda di cosa suscitano in noi il colore o la forma che abbiamo davanti. Questo rappresenta la sua forza e la sua bellezza.

Contenitori in ceramica Raku
Contenitori in ceramica Raku creati da FabreRamik

La cosa meravigliosa è che le colorazione e la conformazione così tipici vengono dal metodo di lavorazione e di cottura e fanno quindi parte dell’oggetto fin dalle prime fasi. La materia prima utilizzata è l’argilla refrattaria, ricca di allumina e silice e la colorazione avviene con ossidi o smalti e sempre in cottura. Il manufatto subisce una doppia cottura a temperature che raggiungono i 950/1000° alternando l’estrazione dal forno all’immersione in acqua o in recipienti sigillati contenenti materiali combustibili e grazie all’assenza di ossigeno e al fumo si creano sfumature, riflessi metallizzati e i puntini granulosi tipici di questi oggetti.

 

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Piatto in ceramica raku rosso e bianco realizzato in Italia da Bottega Krua

La ceramica Raku si presta alle realizzazioni artistiche, come anche per la realizzazione di oggetti di uso quotidiano, o per l’arredamento della casa o altri ambienti. Tazze, gioielli, soprammobili, cornici, animaletti, svuota tasche, contenitori pensili per piante e molto altro.

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Contenitori in ceramica raku realizzati da Terre de Lune

 

Pesci in ceramica raku realizzati da  Craft In Ireland
Pesci in ceramica raku realizzati da Craft In Ireland

 

Imparare la tecnica necessita di pratica, ma per chi volesse farsi un’idea un ottimo tutorial di ceramica Raku è quello del portale ArteRaku.it alla voce Corsi.

L’immagine di copertina ritrae dei Piatti in ceramica Raku di Gachon Pothier.

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