
“Da quando sono il capo di me stessa la mia sveglia suona molto più tardi di una volta, non più alle sei di mattina come nella mia vita di prima, quando facevo la restauratrice alla Biblioteca di San Giorgio in Poggiale a Bologna. Ora mi sveglio alle otto e, se proprio non riesco a smettere di sognare, mi alzo anche più tardi.
“Io sono il mio lavoro, a volte mi sogno di notte il modo per risolvere certi restauri, o mi vengono idee incredibili per decorare un libro mentre lavo insalata”
Appena sveglia faccio il saluto al sole (yoga) di fronte alla finestra aperta e poi colazione con una bella tazza di tè verde allo zenzero. Vivo da sola con i miei libri e con Pianta, la mia piantina di zenzero alta quasi quanto me.


Ora che sono tornata a vivere nella mia città dell’infanzia posso andare a lavoro a piedi (ci metto 5 minuti!), salendo su per le coste acciottolate che portano a Biella Piazzo, oppure quando voglio trattarmi bene, prendendo la funicolare, godendomi una visita incredibile su tutta la città.
“Il mio è un lavoro da amare, che dà mille soddisfazioni, a chi ne è attirato lo consiglio col cuore.”
Per le 9:30, dopo un caffè, due chiacchiere in Piazza Cisterna e una scorsa veloce ai giornali del giorno, arrivo nel mio nuovo studio bianco e luminoso al Piazzo, il borgo antico di Biella, in mezzo ai più bei palazzi storici della città. Ogni mattina tiro su le mie tende bianche lasciando entrare il sole dalle mie vetrine affacciate sulla strada e poi si inizia a lavorare!
Io sono il mio lavoro, a volte mi sogno di notte il modo per risolvere certi restauri, o mi vengono idee incredibili per decorare un libro mentre lavo insalata. Ho la fortuna di aver fatto della mia passione un lavoro , non ho bisogno di prendere una pausa dai miei pensieri… semmai dal cellulare, il mio “ufficio mobile” che vorrei tanto mi desse tregua almeno un giorno alla settimana.

E di fatti di mattina il mio telefono squilla di continuo, tra chiamate di clienti, e-mail, Facebook, Whatsapp e Instagram. Eh sì, pure whatsapp, con il mio servizio di assistenza-libro veloce. E poi, ecco arrivare il mio momento preferito, quello in cui inizio a progettare e ideare i miei libri secondo gli spunti e le idee lasciate dal committente: questa fase del mio lavoro è quella che mi elettrizza e mi sa sempre riempire di entusiasmo.

Le ore dedicate al restauro invece, sono le più rilassanti e gratificanti: mi dà infinita serenità il ricostruire le lacune nei fogli di un libro, una dopo l’altra, con massima attenzione al più piccolo particolare, cucendo e rilegando fino a vedere il mio paziente salvo e rinato alla fine.
“Mi addormento tardi, dopo aver letto la mia dose quotidiana del libro del momento, ora sono impegnata con Latouche.”
Verso le 19 chiudo dietro di me la porta del mio studio. Se c’è l’occasione mi fermo per una chiacchera in piazza con gli amici, oppure via a casa. Le mie serate sono sempre accompagnate da una bella cenetta (adoro cucinare) e una pellicola in bianco e nero. Mi addormento tardi, dopo aver letto la mia dose quotidiana del libro del momento, ora sono impegnata con Latouche. Dormo con le finestre aperte, e se non congelo, anche nelle mezze stagioni, per godermi l’odore della notte.
Quale sarebbe stato il tuo piano B?
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